Il percorso psicoterapeutico

“Ogni malattia è il risultato dell’inibizione della vita dell’anima, e ciò vale per tutte le forme in ogni regno. L’arte del guaritore consiste nel liberare l’anima, sì che la sua vita possa fluire attraverso l’aggregato di organismi che compongono ogni specifica forma” 

Alice A. Bailey

A livello energetico la terapia inizia quando la si chiede.
Questo passaggio mette già in moto dinamiche invisibili che portano a risultati concreti. 

Effettuo di solito un primo colloquio gratuito, durante il quale ascolto la persona (o la coppia genitoriale o la coppia) che si rivolge a me e cerco di capire e sentire se posso essere d’aiuto.

Se, sia io che il paziente, riteniamo che si possa fare un buon percorso terapeutico insieme, si stabilisce il setting personalizzato che prende in considerazione il focus della richiesta d’aiuto, unito a vari aspetti concreti quali tempi, costi e finalità.

Il percorso psicoterapeutico è unico per ognuno di noi e le tecniche, il tempo e i modi vengono cuciti sulla coppia terapeuta-paziente. Il mio lavoro è quello di rendere questo processo evolutivo, seppur a tratti inevitabilmente doloroso e faticoso, il più possibile tollerabile ed arricchente.

Gli incontri possono avvenire sia in presenza che online. 

Bio

Mi chiamo Giuditta Voltolin e sono una psicologa, psicoterapeuta ed insegnante di meditazione.
Mi sono specializzata con una formazione in psicoterapia psicoanalitica dell’infanzia e dell’adolescenza presso la scuola SPP di Milano. Ho completato la mia formazione con lo studio della tecnica EMDR per adulti e per la fascia d’età 0-18, integrando questa tecnica con vari corsi di
psicotraumatologia. 


La curiosità per il “perché” degli avvenimenti della vita mi ha fatto incontrare prima la psicoanalisi infantile, ma in seguito, mi ha accompagnato anche altrove. Lo studio e la pratica dello yoga e della meditazione, si sono unite all’interesse per tutte le discipline che hanno come obiettivo il benessere dell’individuo.

Il mio approccio è trasversale perché cerca di mettere in dialogo le neuroscienze con tematiche e pratiche che originano dal pensiero orientale, come la meditazione. Ciò mi permette di unire, nella mia pratica clinica, il conoscere con il sentire.

La mia ricerca personale non si ferma mai. Il mio desiderio è quello di accompagnare chi si affida a me, offrendo i benefici che nascono dall’integrazione della comprensione razionale ed emotiva, unita allo sviluppo dell’intuizione.